Velopensieri
Francesco Ricci è un ciclista singolare. E non perché ama pedalare da solo, in perenne fuga dal resto del gruppo, o lungo i tornanti della più dura salita della sua esistenza…
E’ un ciclista singolare perché ha corso le strade di mezzo mondo: le salite del mito del ciclismo, dall’Izoard allo Stelvio, passando per il Mortirolo e le strade silenziose e sperdute del suo Appennino; ha anche pedalato su strade africane, quelle che scivolano lungo il corso dello Zambesi, sotto lo sguardo indolente di un branco di scimmie…
Ma tutte queste strade le colleziona a modo suo. Oltre alla gamba, ha ben allenati occhio e orecchio. L’occhio per vedere quello che non tutti vedono, “dentro e dietro il paesaggio”, l’orecchio per sentire quello che non tutti sentono: le voci della memoria, dei piccoli mondi che scompaiono, dei libri che ha letto, delle canzoni che ha ascoltato.
Su queste strade, che Francesco Ricci ha pedalato, guardato, ascoltato, nascono i Velopensieri, istantanee di parole su luoghi, sensazioni, profumi, immagini….
Fonte: Ediciclo