RAIOOO. Il concept per un nuovo modo di pedalare in citta’
Nel corso del Master in Design Integrato del Politecnico di Viana do Castelo (Portogallo), 18 alunni, coordinati dai docenti Ermanno Aparo e Manuel Ribeiro, hanno portato a termine il prototipo di un triciclo con un motore elettrico collegato a dei sensori nei pedali.
Il progetto scaturisce dall’idea di poter dimostrare la possibilità di creare, in contesto accademico, un veicolo a pedali con una elevata capacità di adattamento a scenari in continua evoluzione.
L’introduzione di un progetto d’investigazione come questo, vuole dimostrare la possibilità che la sperimentazione nelle università può diventare uno strumento cardine per l’individuazione di nuovi modelli di sviluppo del business nell’area della mobilità urbana, coinvolgendo entità e imprese che normalmente sarebbero restate ai margini, se non del tutto escluse, dai processi di concezione.
L’idea sorge da una serie di stimoli ricevuti e raccolti all’interno del mondo della mobilità urbana, tenendo conto delle tendenze espresse in una società votata all’inclusione deve promuovere un nuovo concetto di ciclismo urbano all’interno di gruppi sociali che normalmente da questo sono esclusi. Una bicicletta può “portare” non solo individui ma anche tecnologie alte e basse, materiali low e high tech, valori che la tributano come un prodotto capace di integrarsi agli scenari, conducendo verso un nuovo modo di vivere la città.
Il veicolo, che nasce dopo 6 mesi di sperimentazione laboratoriale, impiega materiali poco usuali nell’ambito della bicicletta ma ricorrenti nella cultura materiale lusitana come il legno, il sughero e la pelle. A questi si aggiungono l’alluminio, la plastica ecologica e la componentistica meccanica tipica delle biciclette tradizionali che generano un prodotto ibrido ma sostenibile e localmente caratterizzato.
Nello specifico l’equipe di progetto ricorre alla produzione artigianale, alla produzione semi industriale e alla stampa 3d, che esaltano il processo di creazione portandolo alla concezione di un concept come un chiaro esempio di ricerca applicata alla produzione.
Il triciclo si presenta con un guscio strutturale, fatto da due placche di compensato di betulla imbullonate a due supporti in alluminio che incorporano da un lato la scatola della direzione e dall’altro l’asse che dal sellino va fino ai pedali. Il guscio strutturale serve da contenitore per la parte elettrica (batterie, controller e cavi); il guscio è poi chiuso perimetralmente da agglomerato di sughero.
La forcella e il volante sono realizzati con un processo di laminazione e collaggio a pressione di differenti tipi di legno, la ruota anteriore è dotata di un motore da 250w attivato tramite un sensore posto dietro alla corona dei pedali. Il retrotreno è costituito da un blocco di due ruote con differenziale che agevola la distribuzione della forza motrice.
Per completare il triciclo sono stati collocati una serie di accessori: un cesto in compensato, legno e pelle nella parte posteriore, due borse in pelle sotto il volante, un parafango anteriore in legno e un sellino in agglomerato di sughero.
Il progetto si presenta come una possibile sharing bike che, avvalendosi delle sue caratteristiche, può essere inserita in circuiti cittadini come trasporto alternativo sfruttando al meglio le sue qualità.
Liliana Soares
Per approfondire l’argomento é possibile visitare la pagina FB. https://www.facebook.com/raiooo.medein
Fonte: raiooo Si ringrazia per la collaborazione: Liliana Soares , Ermanno Aparo e Manuel Ribeiro
mi piace il triciclo ma di più la ragazza e le case basse colorate