Cinelli Nemo Gravel Alessandro Mendini. Limited Edition
Giovedì 28 ottobre, alla galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea di Milano è stata presentata ufficialmente la Cinelli Nemo Gravel Alessandro Mendini. Una bicicletta in edizione limitata a 30 esemplari numerati, firmata dal maestro del design italiano. Una collaborazione tra Cinelli e A. Mendini che ha una lunga storia ed oggi si rinnova grazie alla volontà ed al desiderio di Antonio Colombo e le figlie Fulvia ed Elisa Mendini. Una serata emozionante, un’occasione unica per celebrare un grande designer ed ammirare una bici iconica, che esalta l’estro e l’artigianato italiano.
Un progetto che arriva da lontano e vanta celebri antenati
Dagli anni ’80, dalle prime collaborazioni tra Alchimia, collettivo di “progettisti produttori” dell’avanguardia post radical milanese di cui Alessandro Mendini era esponente, e Cinelli. Gli anni in cui il nuovo logo di Cinelli a firma Italo Lupi indicava il nuovo corso di Cinelli, che orienta verso arte e design ogni innovazione e progetto di biciclette e componenti. E quindi ecco Alchimia per Cinelli: un Supercorsa di Alessandro Guerriero, il Rampichino di Alessandro Mendini, i nastri manubrio e l’abbigliamento ciclistico di Carla Ceccariglia.
Nel tempo, si sono succeduti i progetti con designer, artisti, esponenti della contro-cultura, da Keith Haring a Schifano, da Mendini a Cattelan, prevalentemente con pezzi unici, one-off, biciclette d’artista che sono state esposte in tutto il mondo; unico precedente di Nemo Gravel Mendini, l’edizione limitata del Supercorsa pista in collaborazione con RVCA e Barry McGee. Sold out la notte stessa del lancio. Da diversi anni Cinelli ha dato un nome e uno status al ricco e originale programma di progetti e collaborazioni con gli amici artisti: “Cinelli Art Program”.
Cinelli Nemo Gravel Alessandro Mendini. Come è fatta
Realizzata da Cinelli grazie ai più recenti ritrovati tecnici di Columbus, i tubi della serie di alta gamma Spirit HSS (qui con etichetta dedicata A. Mendini) sono a triplo spessore in “super acciaio” Omnicrom, con spessore centrale di soli 0,4 mm. Le forme coniche del tubo orizzontale e del tubo verticale (entrambi 31,7-28,6mm) sono scelte per le loro capacità di resistenza selettiva e di assorbire le vibrazioni, ideali per le competizioni e i percorsi sportivi delle specialità gravel. I foderi posteriori verticali sono trafilati con la stessa sagoma aerodinamica usata nel 1981 per produrre i verticali Columbus Air della prima Laser Cinelli.
Il passaggio ruota è aumentato fino a 40mm. La forcella è in carbonio, Columbus Futura Gravel. Il tubo sterzo conico è lavorato a controllo numerico, la manica stringisella microfusa, i forcellini a perno passante da 12mm recano la foggia della C alata. Ogni dettaglio è definito con estrema cura.
Nemo Gravel Alessandro Mendini è prodotta in Italia e assemblata con selezionati componenti di prestigiose aziende italiane: Campagnolo Ekar a 13 velocità, il gruppo gravel più leggero al mondo; ruote Fulcrum Rapid Red 500; coperture Pirelli Cinturato™ Gravel H; sella, Selle San Marco Shortfit.
La grammatica dei segni dello “Stilema Tre” di Alessando Mendini
Nemo Gravel Alessandro Mendini è un progetto pensato durante le numerose frequentazioni di Alessandro Mendini e Antonio Colombo, auspicato e abbozzato da A.Mendini per Cinelli; infine completato grazie al generoso e filologico intervento delle figlie Fulvia ed Elisa Mendini, due professioniste che al proprio lavoro affiancano oggi la valorizzazione e cura dello Studio Alessandro Mendini e dell’Archivio del padre. La piccola serialità artigianale di Nemo Tig Gravel si coniuga secondo la grammatica dei segni dello “Stilema Tre” di Alessando Mendini.
“Una ricerca sulla grafia della visione scritta, quasi letteraria, dove gli alfabeti confluiscono nella costruzione di veri e propri linguaggi visivi. In quanto linguaggi, ognuno di questi sistemi espressivi è un gioco chiuso in sé e corrisponde a regole precise. I racconti e le lettere di questi ‘alfabeti espressivi’ non vanno però intesi come un costrutto simbolico dove i significati sono prefigurati. Al contrario, i segni che concorrono a creare la grafia della visione vanno intesi quasi come elementi pre-linguistici, ancora non vincolati all’obbligo di uno specifico senso: essi sono significati sospesi, in attesa che il loro destino indichi loro una funzione.
(Alessandro Mendini, Stilemi, 2007)
urbancycling.it© – Photo credit: Mauro Tarani
Bella! Contento che sia in serie limitata, non posso permettermela ma qualcuno la avrà e sarà preziosa!