Cinelli, l’arte e il design della bicicletta. Il libro
Una panoramica illustrata degli oltre sessantacinque anni di creazioni di uno dei nomi più influenti del design ciclistico.
Da quando Cino Cinelli cominciò a produrre telai, nel 1946, l’azienda ha determinato l’evoluzione del ciclismo professionale e non, dal classico telaio Supercorsa a innovazioni come le prime selle da competizione in plastica – ma anche il primo manubrio in alluminio, il primo pedale a sgancio rapido, i primi cinghietti fermapiede.
Dal 1978 Antonio Colombo dà un impulso unico unendo alla tecnologia l’arte e il design. Nascono così: Rampichino, la prima mountainbike italiana, i controversi Spinaci “prolunghe” per manubrio rese famose da Chiappucci, ma poi proibite dall’Unione ciclistica internazionale (Uci) e molti altri successi, tra cui il mitico manubrio in carbonio Ram.
Passando dalla linea di bici urban Bootleg, alle biciclette a scatto fisso realizzate con Mash, San Francisco, fino all’incontro fra arte e design con le ruote lenticolari della Laser personalizzate da Keith Haring, Cinelli è l’unica bici italiana ad aver vinto un Compasso d’oro e più di trenta medaglie in varie Olimpiadi e campionati del mondo su pista.
Questo libro raccoglie le più belle creazioni e le testimonianze di figure leggendarie del ciclismo come Felice Gimondi e Gilberto Simoni, e le esperienze di artisti come Barry McGeee designer come Benny Gold.
Cinelli: L’arte e il design della bicicletta curato da Lodovico Pignatti Morano, pubblicato da Rizzoli il 23 ottobre 2012.
Fonte: ciclismo.it