Urbancycling Magazine. /mag numero uno
Ebbene si,
siamo orgogliosi di presentarvi il numero uno del nostro magazine.
Tre mesi passano velocemente, ed eccoci qui a raccontare tutto quello che di bello da Gennaio è stato pubblicato sul blog, sperando che possa essere utile a chi già ci conosce, e motivo di curiosità ed interesse per i nuovi lettori.
Gli argomenti come sempre, seguono le tematiche principali del ciclismo urbano alle quali siamo più legati: bici, arte, viaggi e tanto altro, il tutto arricchito con le nostre creazioni grafiche e gli esclusivi contributi fotografici.
In questo numero, potrete ammirare le delicate illustrazioni di Daniel Frost, Clarissa Corradin, ed i dipinti di Carole Beatrice Perret.
Scoprire le biciclette artigianali per il cicloturismo di Elian Cycles, Cielo Bicycles ed il Cargo Bullit realizzato espressamente per tentare il record mondiale di velocità. Inoltre la bici in carbonio da soli 5kg progettata da PG x Bugatti.
Poi uno sguardo alle strutture architettoniche per i ciclisti, con la Bicycle House in Svezia e la pista ciclabile sopraelevata più lunga del mondo, da poco realizzata in Cina.
Curiosità dalla Russia con la Winter Bike Parade a -27° e straordinari accessori per bicicletta. Tex-Lock per esempio, che rivoluziona il classico lucchetto per la bici, utilizzando una speciale fibra tessile al posto dell’acciaio.
Infine si viaggia a pedali con gli articoli dedicati al cicloturismo. L’avventura in fatbike e packraft nella Scozia più selvaggia e il lungo percorso della Baja Divide, dalla California al Messico tra deserti e mare incontaminato.
Questo è solo un piccolo assaggio di quello che troverete sfogliando queste pagine.
Non mi resta allora che auguravi buona lettura e arrivederci al prossimo numero.
Mauro Tarani
Fonte: urbancycling ©
Un solo commento: WOAW. Raffinato ed elegante e.mag come pensavo non si potesse fare in italia. Mi ricorda un giornale, cartaceo, inglese: Bike Culture Quarterly. Indimenticabile perché parlava di un modo diverso di fare ciclismo, e per giunta dieci e oltre anni fa!
L’assenza di qualsiasi spazio pubblicitario, oltre a quello che inevitabilmente si deve tributare all’oggetto in discussione (qualora fosse commercializzato) nobilita l’impresa. Fattelo dire da uno che negli ultimi vent’anni ha vissuto di giornalismo (ciclistico).
Che dire, continua così, bravo!
Grazie mille Enrico. Tutto ciò ci gratifica molto e ci motiva sempre di più ad andare avanti! Ciao