Joohm (go with the flow). Avventura e bikepacking in Pakistan

La scorsa estate i due cicloturisti catalani Alba Xandri e Ricard Calmet, hanno vissuto un’intensa e appassionata avventura di bikepacking in Pakistan, percorrendo ben 1400 km attraverso alcune delle valli più remote del nord del paese.
” Un ambiente con tutti gli ingredienti necessari per un grande itinerario su due ruote: persone di etnie e credenze diverse, grandi montagne e vaste pianure, piatti speziati e sfiziosi e tanta incertezza. Un’avventura in tutti i sensi. Un paese dove l’improvvisazione è all’ordine del giorno e dove si creano piani per essere cambiati in ogni momento; un luogo dove la parola in lingua urdu “jhoom” assume il suo pieno significato: fluisci, lasciati trasportare! “


Bikepacking in Pakistan tra remote valli e passi di montagna
“All’improvviso, sentiamo una roccia scivolare dall’alto, ma non sappiamo bene dove. Gli echi di montagna ci confondono. I nostri sguardi sono concentrati sulle altezze superiori. Cerchiamo di localizzare la roccia e finalmente la vediamo cadere lungo il pendio, portando con sé più rocce e sabbia. Sta prendendo velocità.”
“Decidiamo di rimanere sul posto, poiché prevediamo che cadrà oltre il punto in cui siamo. Passa qualche metro davanti a noi e poi prosegue in discesa verso il fiume. Ci affrettiamo a passare con le nostre bici prima che un’altra frana ci intrappoli.”


“Pochi chilometri dopo, incontriamo una scavatrice e alcuni operai vestiti con il tipico shalwar kameez. Immediatamente ci gridano qualcosa in urdu, che non capiamo. Ma scopriamo che dobbiamo fermarci perché c’è un pericolo imminente. Mentre capiamo cosa sta succedendo, sentiamo un rumore assordante, come un forte petardo. Uno degli operai mi guarda e dice la parola “blasting” in inglese. Stanno usando la dinamite a pochi metri da dove siamo noi.”
“Una roccia vola sopra le nostre teste, poi un’altra, e poi un’altra ancora. Lasciamo le nostre bici in mezzo alla strada e corriamo, come loro, dietro lo scavo in cerca di protezione. I loro volti sono pieni di sorrisi perché ci vedono spaventati e fuori controllo. Non siamo abituati a questo tipo di insicurezza. La strada ora è completamente tagliata, ma ci hanno fatto passare saltando sulle rocce. Non c’è pericolo, dicono. Pedaliamo con l’adrenalina a pompa, attraversando un fiume con enormi rocce che sbarrano la strada a tutti i veicoli tranne noi.”
Continua a leggere tutta la storia ed a conoscere i dettagli del percorso su queste pagine.

Guarda il bellissimo video Joohm di Alba e Richard
Fonte: Parole di Alba Xandri ( @alba_xandri ), video e foto di Ricard Calmet ( @erreka ) Via: bikepacking.com