In bici sulle vecchie ferrovie d’Italia, con Viaggiatore Lento
Treni e biciclette sono due meravigliosi mezzi di trasporto che hanno una lunga storia alle spalle. Fondamentali per lo sviluppo del territorio in anni passati, oggi ritornano ad essere più attuali che mai, anche grazie al movimento turistico in forte espansione. Molte vecchie linee ferroviarie dismesse infatti sono state ripristinate dalla Fondazione FS e alcuni tracciati ormai abbandonati invece, riconvertiti a piste ciclabili. Andiamo quindi a scoprire con il nostro amico Viaggiatore Lento, i migliori percorsi ciclabili sulle ferrovie abbandonate d’Italia.
” Le ciclabili sulle vecchie ferrovie italiane sono da sempre una passione per me. Ad ogni viaggio per volontà o casualità mi ritrovo ad affrontarne qualcuna. In molti casi sono itinerari riconvertiti a percorsi ciclabili, per altri invece mantengono un aspetto selvaggio che spesso richiede una certa attenzione nel percorrerle.“
Alla scoperta delle ferrovie dismesse con Viaggiatore Lento
“L’Italia custodisce un patrimonio di vecchie ferrovie abbandonate inestimabile, in pianura o montagna che sia. Sono il retaggio di un sistema di mobilità costruito tra il XIX e il XX secolo. Per molti lascito di un passato superato, per altri invece sono oggi strumento di una “nuova” mobilità. Il Meridione d’Italia e le Isole ne conservano ancora molti tratti. Alcuni intatti, ma troppo spesso inevitabilmente inglobati in nuove strade o scomparsi nelle campagne coltivate.“
Sono sette i percorsi ciclabili sulle vecchie ferrovie che descriviamo in questo articolo, realizzati da Viaggiatore Lento e documentati con belle fotografie e molte informazioni utili. L’Italia intera da nord a sud, pedalando nella storia dell’epopea ferroviaria e attraversando paesaggi unici e quasi incontaminati. Tutti gli itinerari che seguono riconducono agli articoli originali dell’autore, dove potrete trovare il tracciato e molti altri interessanti dettagli.
Ciclabile della vecchia ferrovia Spoleto Norcia
“La bellissima Umbria è la custode di questo piccolo gioiello di ingegneria che fu a suo tempo la Ferrovia Spoleto Norcia. Da Spoleto a Norcia questo percorso che ripercorre nella quasi totalità l’originale ferrovia è un tripudio di gallerie, viadotti e trincee. La Valnerina poi vi sorprenderà per la sua bellezza e per i meravigliosi borghi medievali arroccati su quegli improbabili pendii. Il terremoto degli scorsi anni ha reso impraticabile alcune tratte del percorso, ma il loro recupero è oggi imminente.“
L’articolo completo e la traccia gps scaricabile potete trovarli cliccando QUI.
La vecchia ferrovia del Sulcis
“Sardegna, Sulcis… Difficile per me parlare di questa vecchia ferrovia senza un tuffo al cuore. Ammetto che di tutti i percorsi ciclabili sulle vecchie ferrovie questa è per me la più bella. Bellezza dettata dall’ambiante selvaggio, immerso nella macchia mediterranea lungo il tratto più spettacolare. Da Siliqua a Terrubia è un susseguirsi di gallerie e imponenti viadotti di inizio ‘900, immersi tra i profumi dei lentischi e dei mirti.“
“Purtroppo questo tratto di ex ferrovia non è mai stata recuperato, il fondo sterrato corre spesso sul sedime originale della vecchia ferrovia. Per cui non si tratta di un percorso “ufficiale”. Solo nel tratto da Tratalias a Sant’Antioco la Vecchia Ferrovia del Sulcis è stata trasformata in una bellissima pista ciclabile che lambisce le meravigliose saline di Sant’Antioco.“
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Ciclabile della Vecia Ferovia della Val di Fiemme
“A cavallo tra le Provincie Autonome di Trento e Bolzano ecco un’altro capolavoro di ferrovia tra le montagne. Partenza da Ora in Valle dell’Adige e arrivo a Cavalese dopo aver scollinato a Passo San Lugano a quota 1097m. La successiva discesa verso Cavalese lascia spazio ad una bella ciclabile tra i boschi di larice. Qui la Vecia Ferovia è stata trasformata in strada privinciale, ma nessun timore, la bellezza della ciclabile vi ricompenserà abbondantemente. La Vecia Ferovia è stata per molti anni tatto di una delle più belle Gran Fondo di Mtb del panorama nazionale. Da qualche anno sostituita da un bellissimo raduno cicloturistico non agonistico.“
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Lunga Via delle Dolomiti Cortina – Dobbiaco
“Ex ferrovia che si snoda tra le Dolomiti Ampezzane e quelle Pusteresi. Questa vecchia ferrovia (oggi ciclabile estate e pista da sci di fondo in inverno) ammalia tutti i ciclisti che la percorrono per la bellezza dei luoghi immersi tra le cime dolomitiche venete e altoatesine. Da Cortina d’Ampezzo a Dobbiaco sarà un tripudio di gallerie, boschi d’abeti, laghi alpini e panorami da togliere il fiato. La pista ciclabile sulla vecchia ferrovia, nel suo percorso naturale, continua fino a Calazo di Cadore. Ma per quel che posso consigliare il tratto Cortina – Dobbiaco è di sicuro il più suggestivo dell’intera ex ferrovia.“
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Vecchia ferrovia Sambuca di Sicilia
“Ci spostiamo in Sicilia. Terra ricca come poche di ferrovie abbandonate. La Vecchia Ferrovia Castelvetrano-Sambuca-Burgio l’ho pedalata durante la mia Sicily Divide. Un percorso completamente sterrato davvero suggestivo nel cuore di una Sicilia che sembra il degno set di qualche film western. Quante volte su questo percorso mi sono immaginato una locomotiva a vapore passare sbuffando col suo pinnacolo di fumo. Questa vecchia ferrovia è oggi oggetto di trasformazione in percorso ciclabile. Attualmente ancora tutta su sterrato mantiene lungo il percorso i ruderi dei qualche vecchia stazione e un bellissimo viadotto con galleria nei pressi di Burgio.“
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La Parenzana
“Siamo in Friuli Venezia Giulia, anche se poi in realtà l’itinerario si svolge tra Italia, Slovenia e Croazia. Il tragitto della Parenzana corre tutto su pista ciclabile o strade lontane dal traffico. Il tratto italo sloveno corre principalmente su comodissime piste ciclabili spesso su lungomare, in quello che potrei consigliare come un tratto adatto a che alle famiglie. Il tratto croato invece è prevalentemente sterrato, in contesti ambientali davvero belli, boschi di querce e castagni, meravigliosi in autunno per la grande varietà di colori che regala. L’arrivo è a Parenzo sulla costa istriana, dopo circa 120 km. Un tragitto di due giorni. Parenzo tra l’altro è collegata durante la stagione estiva con Trieste da comodi traghetti che ne consentono il rientro in giornata.”
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La Ciclovia del Pollino
“Equamente divisa tra Calabria e Basilicata questa Ciclovia ripercorre in tutto per tutto l’antico tragitto della ferrovia montana a scartamento ridotto Lagonegro – Castrovillari – Spezzano Albanese. Per buona parte del suo percorso è stata trasformata in una bellissima pista ciclabile lungo la quale sono ben evidenti i manufatti dell’antica ferrovia. Gli imponenti viadotti, tantissime gallerie tra cui una elicoidale. Ponti in ferro, trincee ferroviarie e massicciate imponenti hanno fatto di questa ferrovia, costruita all’inizio dello scorso, un capolavoro ingegneristico di assoluto livello.”
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Credits: Viaggiatore Lento