Cicloturismo, Piste ciclabili

In bici sull’ Anello dei Colli Euganei, tra storia, arte, natura e sapori

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Grazie all’iniziativa della Provincia di Padova, tesa a promuovere L’ Anello dei Colli Euganei situato nell’omonimo Parco Regionale, abbiamo avuto l’occasione di poter pedalare per diversi chilometri lungo la pista ciclabile e visitare alcuni dei siti più importanti della zona. Partendo da Montegrotto Terme, nota località turistica del luogo, in due giorni ci siamo deliziati visitando monasteri, ville, castelli, giardini monumentali e tanto altro. Non sono mancate anche le degustazioni con buonissimi vini e prodotti tipici del territorio.

Da Padova i Colli Euganei appaiono all’orizzonte come isolate linee ondulate con una sorprendente varietà di forme: profili conici che sovrastano rilievi dalle linee morbide, con un esito suggestivo. In questo scenario inconfondibile, la natura si mostra nelle sue molteplici forme e le testimonianze archeologiche tramandano vicende di antiche civiltà. L’intero sistema collinare euganeo, che conta un centinaio di alture, oggi è compreso all’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei.

Abbazia di Praglia

Malgrado il tempo brutto, la giornata inizia nel migliore dei modi con la visita alla famosa Abbazia di Praglia. L’attuale complesso, che si estende per oltre 13.000 metri quadri di superficie, risale a un periodo compreso tra la metà del XV e la metà del XVI secolo, mentre dell’originaria struttura di epoca medievale resta solamente la torre campanaria. Attorno al chiostro pensile si trovano la chiesa abbaziale, il refettorio monumentale e la biblioteca antica. È inoltre possibile visitare il chiostro botanico, così chiamato perché destinato alla coltivazione delle piante officinali, e il chiostro rustico, dove si trovavano gli strumenti usati per le attività agricole nei fondi dell’abbazia… leggi di più

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Villa dei Vescovi

La Villa dei Vescovi, costruita nel cuore dei Colli Euganei agli inizi del Cinquecento come residenza estiva dei vescovi di Padova, si imposta su una piccola altura in precedenza occupata da un castello appartenuto alla famiglia feudale dei Transegaldi e distrutto dagli Ezzelini. Il progetto di costruzione, avviato già nel 1474, fu realizzato da Alvise Cornaro (amministratore del vescovo Francesco Pisani), che diede l’incarico all’architetto veronese Gian Maria Falconetto; questi seguì i lavori fino alla sua morte nel 1535. Sotto la guida di Andrea Da Valle, i lavori continuarono fino al 1542, periodo in cui si segnalano anche degli interventi di Giulio Romano… leggi di più

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Castello di Catajo

l castello – il cui nome deriva da Chatajo o Ca’ Tajo ossia “casa del taglio” con allusione a lavori di sbancamento nell’area di confluenza del Rialto con il canale della Battaglia – venne edificato tra il 1570 e il 1573 per conto di Pio Enea I degli Obizzi. L’edificio si sviluppa sulla preesistente casa materna del primo Cinquecento, dotata di loggia verso il canale e giardino pensile. L’idea del proprietario era quella di creare, con l’aiuto dell’architetto Andrea Da Valle, un nuovo complesso a testimonianza dell’origine militare della famiglia: l’aspetto è infatti quello di una fortezza con merlature, garitte di guardia, ponte levatoio e alte mura di recinzione; la facciata del blocco principale doveva essere abbellita da affreschi con scene di battaglia, oggi ormai evanidi… leggi di più

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Giardino Monumentale di Valsanzibio e Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani

Il complesso venne costruito nella seconda metà del 1600 per volere del nobile veneziano Zuane Francesco Barbarigo, aiutato dai figli Antonio e Gregorio. Fu in realtà quest’ultimo (futuro Cardinale, Vescovo di Padova e Santo) a ispirare la forte simbologia che sottende il progetto costruttivo, opera dell’architetto e fontaniere pontificio Luigi Bernini. Gregorio, in seguito a un voto solenne pronunciato nel 1631 per sconfiggere la peste, volle in particolare che il parco di Valsanzibio fosse strutturato come un percorso allegorico e catartico, che conduce dalle tenebre alla luce della rivelazione, dall’ignoranza alla verità. A questi bellissimi giardini, capolavoro della fantasia barocca, si accedeva tramite il monumentale Portale di Diana, all’epoca ingresso alla villa tramite la via d’acqua… leggi di più

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Arquà Petrarca. Tomba e casa del Petrarca

La monumentale Tomba del Petrarca si trova nel piazzale antistante la Chiesa di Santa Maria Assunta di Arquà, nella quale si celebrarono le esequie del poeta, morto la notte tra il 18 e il 19 luglio del 1374. Inizialmente le sue spoglie furono deposte all’interno della chiesa, ma nel 1380 furono deposte in un’arca in marmo rosso di Verona e traslate all’esterno, in mezzo al sagrato. leggi di più

Nel 1369 Francesco Petrarca si trasferì nel paese di Arquà, forse perché il paesaggio gli ricordava quello toscano a lui caro, e vi trascorse gli ultimi anni della sua vita. L’edificio gli venne donato dall’amico Francesco I da Carrara, signore di Padova. Il Petrarca decise di restaurare l’immobile, seguendo personalmente i lavori: fece unire i due corpi di fabbrica esistenti e adibì la parte inferiore della casa ad abitazione per sé e i suoi familiari, mentre il piano superiore fu destinato alla servitù. Il poeta si dedicò con cura all’abbellimento e alla decorazione del proprio studiolo, così come al giardino innanzi alla casa e al brolo sul retro, in cui amava trascorrere gran parte della giornata.. leggi di più

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Degustazione all’azienda vinicola Quota 101

Come degna conclusione di questo spettacolare giro in bicicletta alla scoperta dell’Anello dei Colli Euganei, non poteva mancare la visita ad una cantina vinicola del luogo ed é stata scelta Quota 101, dove abbiamo degustato i loro vini più rappresentativi accompagnati da prodotti tipici veneti.

Quota 101 è un’azienda vitivinicola biologica a conduzione familiare, nata nel 2010 e situata a Torreglia (PD). La tenuta è immersa nei Colli Euganei, area DOC di origine vulcanica. I vigneti sono collocati in due terroir distinti. Uno a Torreglia, favorevole per l’equilibrio aromatico delle uve a bacca bianca, l’altro a Baone, vocato per la struttura e la complessità delle uve rosse…

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Fonte: Parco Regionale dei Colli Euganei – Foto credit: Mauro Tarani urbancycling_it ©