TERRAMARE. Il nord-est della Sardegna in gravel e bikerafting
Le condizioni c’erano tutte: due settimane a disposizione, fuori stagione, meteo perfetto e logistica semplice. Quindi lo scorso mese di ottobre ho deciso di partire in bicicletta alla volta della Sardegna per godere delle bellezze naturali di questa affascinante isola. TERRAMARE è il breve video racconto e una serie di fotografie che ho realizzato in questi giorni, alternando lunghe pedalate in gravel ad escursioni in bikerafting nel mare e nelle lagune interne del nord-est sardo.
Il viaggio in bici inizia da Olbia, per poi svilupparsi nelle due regioni storiche della Gallura e delle Baronie, visitando prevalentemente le zone costiere. La scelta è stata dettata dalla priorità di voler utilizzare il packraft per esplorare più da vicino la flora e la fauna locale ed apprezzare le unicità di questi luoghi da un’altro punto di vista.
TERRAMARE. La Sardegna più vera, in bici e packraft
Il turismo di massa è diventato un grosso problema in Sardegna se si vuole scoprire l’isola nella sua essenza più naturale, per questo motivo è obbligatorio scegliere il giusto periodo dell’anno per visitarla. Infatti, a meno che non si decida di esplorare zone remote o difficilmente accessibili, tutti i principali siti iconici dell’isola nei mesi estivi sono invasi dai villeggianti. Fine autunno nel mio caso si è rivelato perfetto, pochissimo traffico sulle strade, spiagge semi deserte, profumi e colori intensi come non mai.
TERRAMARE è un’emozione; acqua, cielo e terra che si fondono armoniosamente a fare da contorno a una natura in alcuni luoghi quasi incontaminata. La macchia mediterranea, i boschi sempreverdi e le tante fioriture, anche in questo periodo dell’anno, ci parlano di un ambiente sempre vivo e bellissimo. Poi la fauna selvatica, che spesso mi sorprende mentre pagaio in queste acque trasparenti, è quello che non ti aspetti. Qui tutto è più intenso e te ne accorgi specialmente ogni sera, al tramonto. La Sardegna è unica e ti rimane dentro!
Cicloturismo e bikerafting. Si può fare
Il viaggio è stato fatto in autonomia, come anche le riprese video e le foto, da me realizzate con un iPhone 14 Pro e una GoPro. Solo alcuni frame sono stati girati dal mio amico Max incontrato in Sardegna con il suo drone DJI Mini. Ho cercato di ridurre al minimo l’equipaggiamento, considerando che la bici gravel, una Cannondale Topstone, avrebbe dovuto sopportare oltre al bagaglio base, anche la tenda e il packraft con le pagaie. Comunque si può fare, e vi assicuro che il bikerafting, se praticato con criterio, è un’attività che amplia di molto gli orizzonti da esplorare.
TERRAMARE è questo video di pochi minuti che spero possa emozionare quel tanto da farvi venire la voglia di partire. Non ci sarà un racconto dettagliato di viaggio, ne un itinerario con tracce GPX da scaricare, tutto quello che ho voluto dire è semplicemente in queste immagini. Ognuno è libero di sognare e di scoprire a modo suo questa meravigliosa isola, sulla quale è stato già scritto e parlato tantissimo. Vi dico solo che è nord-est e qui il vento soffia sempre…
TERRAMARE. Continua a guardare la galleria fotografica
Pedalare, pagaiare, osservare, ascoltare, odorare, toccare, mangiare, dormire e poi ancora pedalare… Le giornate si susseguono veloci e quasi non mi rendo conto della tanta bellezza che mi circonda. Sono completamente immerso in un’altra dimensione, un mondo come dovrebbe essere e che mi fa stare solo che bene. Mare, cielo, terra e tanta natura che parla di una Sardegna autentica e da preservare. Attraverso queste immagini vi racconto le mie piccole grandi scoperte e le tante emozioni che ho provato in questi giorni da ricordare.
urbancycling.it© – Photo e video credit: Mauro Tarani – Special thanks to Max Boski. In collaborazione con: decoarte – BCT Roma – Alpacka Raft