Bici d'epoca, Storia, urbancycling

Le biciclette del 1° Battaglione Bersaglieri Ciclisti

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In occasione de L’Intrepida 2019, cicloturistica per biciclette d’epoca che si è svolta ad Anghiari in provincia di Arezzo, abbiamo avuto modo di visitare un’interessante mostra di bici storiche allestita per l’occasione.

Tra i molti modelli esposti, tutti di pregevole fattura ed interesse storico e sportivo, spiccavano in una zona riservata tre biciclette perfettamente restaurate appartenenti al Battaglione Bersaglieri Ciclisti.

Tutte prodotte dalla Bianchi, iniziando dalla versione 1912 truppa corredata di tromba e moschetto, per poi passare al modello per ufficiali dotata di sciabola e infine una versione più recente con borsa centrale, tromba e maschera antigas.

E’ interessante notare come già da allora moltissime soluzioni tecniche, prerogativa di quasi tutte le biciclette moderne, erano già state sviluppate ed adottate su questi modelli. Telai pieghevoli, ammortizzatori anteriori e posteriori, cavi dei freni interni, mozzi a cuscinetti e tanto altro.

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Le biciclette dei Bersaglieri Ciclisti

Come bicicletta sperimentale fu usata quella civile, ma presto vennero impiegati modelli specificatamente militari. Era pieghevole per poter essere portata in spalla durante gli assalti; aveva le gomme piene e attaccato alla sua canna aveva una sacca a forma di cartella. Ne esistevano varie versioni per ogni modello: per fuciliere, per mitragliatore, per porta munizioni e per ufficiali, provvista di campanello e freni a bacchetta.

Nel 1908 il 1° ciclisti adotta la Carraro: ha una costruzione particolare, in telaio pieghevole, spallabile, con borse e zainetti; porta un fucile mod. 91 e pesa a pieno carico 30 kg.

La gara del ministero della guerra nel 1911 per fornire tutti i battaglioni ciclisti fu vinta dalla Bianchi, con il modello denominato 1912. Aveva un telaio pieghevole del peso di 14 kg. con appositi attacchi e relative cinghie per il trasporto a spalla; ruote di piccole dimensioni e gomme piene antiforatura; due ammortizzatori sulla ruota anteriore e uno sulla forcella posteriore per compensare la rigidità delle gomme piene; freno anteriore a bacchetta interno al telaio e trasmissione a catena a scatto fisso.

Nel 1924 fu poi adottato, sempre della casa Bianchi, il modello 1923. Aveva il telaio tubolare fisso a trapezio in metallo, con verniciatura grigioverd e peso complessivo di 25 kg.

Ultimo modello fu il Bianchi 1939: pieghevole con telaio tubolare a trapezio in acciaio, con verniciatura grigioverde. La bicicletta inoltre era provvista di molleggi sul telaio e sulla forcella: la forcella è molleggiata per mezzo di leve oscillanti e molle cilindriche, mentre il telaio presenta una sospensione telescopica con molla cilindrica. La bicicletta monta una sella in pelle con due molle posteriori e ha un peso di 16 kg.

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La storia, le origini, la costituzione

La prima Compagnia sperimentale di Bersaglieri ciclisti fu formata il 15 marzo 1898 per opera del tenente Luigi Camillo Natali. Nel 1907 fu costituito, a titolo di esperimento, un Battaglione ciclisti formato con le Compagnie cicliste, formate tra il 1901 e il 1902, dei Reggimenti bersaglieri 2°, 3°, 6° e 9°.

Tale Battaglione, compiuto brillantemente il giro d’Italia a tappe per 1153 km in sella, agli ordini del maggiore Giuseppe Cantù, fu poi costituito definitivamente come 1º Battaglione bersaglieri ciclisti nel 1908, con le compagnie ciclisti dei Reggimenti 3°, 5°, 6° e 9°. Al comando fu posto il maggiore Asclepia Gandolfo, che sarebbe poi diventato generale di corpo d’armata e comandante generale della MVSN.

Visti i buoni risultati, nel 1910 fu così costituito un battaglione ciclisti per ciascuno dei 12 reggimenti, riunendo le quarte compagnie dei tre battaglioni, mentre il 1° fu posto alle dipendenze del 1º Reggimento bersaglieri, con sede a Sanremo.

Nel 1936 il 1° ciclisti fu sciolto. Le compagnie motociclisti infatti cominciarono a integrare e sostituire i battaglioni ciclisti e i reggimenti bersaglieri si avviarono verso la motorizzazione.

Il primo Battaglione ciclisti fu ricostituito nel 1940, nel 1º reggimento, e partecipò durante la Seconda guerra mondiale alle operazioni del fronte greco-albanese e jugoslavo e del fronte occidentale e sciolto definitivamente nel settembre 1943.

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urbancycling.it© – Photo credit: Mauro TaraniFonte dei testi: wikipedia